Lo spreco alimentare?
Uno dei grandi problemi che affligge quotidianamente il mondo
Ogni anno 1/3 del cibo del mondo (1,3 miliardi di tonnellate) viene sprecato senza arrivare neanche a tavola pur essendo prodotto perché va a male in azienda, si perde, diventa immangiabile durante la distribuzione o viene gettato via nei negozi alimentari al dettaglio, ristoranti e cucine (fonte WWF). Si tratta di circa 4 volte la quantità di cibo necessaria a sfamare le quasi 800 milioni di persone sul pianeta che sono denutrite
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Per questo motivo noi di BEST-BEFORE ci impegniamo a ridurre lo spreco alimentare. Il nostro è un processo tradizionale nella preparazione, ma innovativo nella scelta etica dell’utilizzo di prodotti che sarebbero invenduti e quindi sprecati. In questo processo circolare, i prodotti che rappresentano uno scarto di altre aziende si trasformano in una risorsa, mentre lo scarto organico finale della nostra lavorazione viene destinato alla produzione di mangimi o fertilizzanti.
Il nostro processo circolare, oltre a contrastare lo spreco di cibo, affronta lo spreco energetico. Ad esempio per la produzione di ortaggi, pesce, frutta e pane sono necessari in media 2.300 litri d’acqua al chilo. Inoltre, mentre questi alimenti vengono prodotti, vengono emessi 0,75 chili di CO2.
Poiché una gran parte del cibo prodotto viene regolarmente sprecato è facile immaginare che l’impatto dei rifiuti alimentari sia enorme. Pertanto riducendo lo spreco di cibo si riducono altri effetti negativi sull’ambiente e sulla vita delle persone dovuti alla produzione del cibo stesso, quali il consumo di acqua, lo spreco di energia, l’inquinamento dovuto al trasporto delle materie prime, la produzione di rifiuti e il loro smaltimento, ecc.